domenica 3 febbraio 2008

Osservatorio si, Osservatorio no?

Ringrazio il presidente della comunità montana bassa valle Susa Ferrentino, per l’invito che ha rivolto a tutti i consiglieri comunali, questa volta anche a quelli di minoranza, quindi anche al sottoscritto che ha ritenuto di esserci come uditore, a partecipare all’incontro seminario che si è svolto il 23 febbraio ad Almese; nel quale incontro si esaminava anche l’opportunità della permanenza nell’osservatorio dei rappresentanti degli Enti Locali, in seguito ai ben noti fatti di dissenso di un folto numero di sindaci. Un’attenta e puntuale relazione sullo stato dei fatti, seguita dagli interventi dei partecipanti i quali hanno espresso il loro punto di vista, ha consentito di ben fotografare tutte le criticità del momento. Tuttavia, mi preme ricordare agli organizzatori dell’incontro, che il sottoscritto unitamente ai colleghi della minoranza di Condove, già in tempi non sospetti, hanno manifestato l’esigenza della presenza di una più ampia partecipazione di rappresentanza di tutti i gruppi consiliari del territorio agli incontri dedicati al tema; formulandone comunicazione ufficiale. Allora non ricevemmo nemmeno un cenno di diniego, non fummo neppure ritenuti meritevoli di una risposta; qualsiasi essa fosse. Adesso che il fronte non è più cosi granitico come allora, adesso che all’interno della conferenza dei sindaci (organismo che non trova alcuna legittimazione legislativa), si è creata una frattura insanabile e il consenso non è più così univoco, adesso, possono far comodo anche i consiglieri dell’opposizione e allora li si invitano a salire in carrozza. Ringrazio tutti del pensiero, ma io continuerò la mia battaglia da questa parte della barricata, le vostre castagne, dal fuoco, toglietevele voi.

1 Commenti:

Alle 20 marzo 2008 alle ore 17:52 , Anonymous Anonimo ha detto...

Questa faccenda dell'Osservatorio, caro Tullio, per Ferrentino e soci (che hanno "cavalcato la tigre" del Movimento) è un bel fastidio. Credo sia il momento della responsabilità, certo. E, per intanto, dell'assunzione di responsabilità.

 

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