mercoledì 22 ottobre 2008

Rieccomi a parlare di rifiuti

Avevo dato parola di continuare a seguire le problematiche legate alla gestione dei rifiuti, anche se penso che questo sia un terreno minato, tuttavia eccomi qui per aggiornarvi sulle mie nuove iniziative.
Come qualcuno ricorderà nel consiglio comunale del 10 luglio 2008, nell’occasione dell’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2007, intervenni per commentare alcuni dati contabili riscontrati sulla documentazione utilizzata dall’azienda fornitrice del servizio per l’emissione delle fatture (allegati 1 e 2). In quell’occasione, alla giunta formulai alcune richieste di chiarimenti e a tutto il consiglio proposi alcuni elementi di riflessione sulla qualità del servizio, a fronte di un costo così elevato; l’amministrazione ritenne di non dover fornire alcuna risposta ai suoi cittadini. Le perplessità pubblicamente esternate da un consigliere comunale, su un capitolo di spesa di 700.000,00 euro circa, cifra che a mio parere non trova alcuna giustificazione, visto il servizio reso e le condizioni di degrado e di sporcizia in cui versano le vie del nostro paese, non hanno trovato risposta.
Questa amministrazione, molto distratta ed impegnata quasi esclusivamente in attività extra territoriali, evidentemente considera i suoi amministrati come dei fastidiosi seccatori quando si rivolgono agli uffici “competenti” a denunciare le anomalie del servizio, quando protestano per l’esosità della bolletta dei rifiuti, quando si lamentano della sporcizia delle strade costellate dagli escrementi dei cani, quando protestano per le aiuole ricoperte esclusivamente d’erbacce, quando chiedono a gran voce di togliere il cartello affisso all’ingresso del paese sul quale beffardamente impera la scritta “Comune fiorito”.
Costoro, non hanno il diritto di sapere come si spendono i loro soldi, non hanno il diritto di ottenere risposte sono solo dei fastidiosi seccatori, utili solo per la spremitura.
Ed allora ho provato a sollecitare ulteriormente il nostro comune per scritto e per tramite gli uffici preposti, formulando a questi i medesimi interrogativi manifestati in consiglio comunale (allegati 3)
Probabilmente, le mie domande non sono state ben comprese dato che gli interrogativi posti erano rivolti agli uffici competenti del mio comune e non ad altri enti.
Gli uffici interpellati, oltre che a considerarmi un emerito sprovveduto tanto da ricordarmi gli obblighi del C.A.D.O.S, non mi hanno comunicato nulla di più di quanto già non sospettassi (allegato 4). Vale a dire che il comune non esercita alcun tipo di verifica sul servizio e sulla congruità delle fatture che l’azienda fornitrice del servizio presenta all’incasso; le paga senza batter ciglio.
Con la fattura di dicembre 2007, l’azienda fornitrice del servizio, forse, essendosi accorta di aver fatturato delle cifre spropositate nel corso dell’anno, ha stornato dalla fattura un importo di 46.770,49 euro Iva compresa; questo a conferma del fatto che il comune non esercita alcun tipo di controllo, poiché lo storno non è accompagnato da nessuna nota che segnali un qualunque intervento del comune.
Mi sono rivolto al C.A.D.O.S. (Consorzio Ambiente Dora Sangone) ente che, fra gli altri compiti, avrebbe il dovere di esercitare l’attività di controllo del rispetto delle attività svolte dalle aziende che forniscono il servizio, così come previsto dai disciplinari tecnici, riformulando anche a questo le medesime richieste presentate al comune (allegato 5).
A stretto giro di posta elettronica, il C.A.D.O.S. mi ha trasmesso una nota, per conoscenza con la quale si rivolge ad Acsel S.p.a. per ottenere maggiori informazioni, così come si evince dall’oggetto (allegato 6)
A questo punto mi domando: se per rispondere alle mie interrogazioni questo ENTE che dovrebbe esercitare l’attività di controllo ha la necessità di rivolgersi al suo controllato per acquisire elementi di conoscenza, di quali controlli si occupa?
Spero che a queste mie domande qualcuno alla fine riesca dare delle risposte puntuali, convincenti e documentate, che non siano considerate da alcuni troppo impertinenti fatte dal solito “scocciatore”, che possano rassicurare i Condovesi, che non si spiegano come si possono raggiungere dei costi così elevati per un servizio francamente assai scadente.

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